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al testo di Elisa Falciori
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La sete di poesia piange paradigmi d’uomo vibra tracce d’anima la sua preghiera nella spoliazione l’odore lungo della paura scuote uomini spenti annientati dall’indolenza statica dei divieti Cresce sulle sconfitte la parola e crea il Santo il mondo guarda le sue sbarre e lo ama Dei giovani la sete di lealtà d’uomini offuscati l’odore lungo di giuramenti brutali. Appartiene ai giovani la sete di giustizia alla storia immortale il nome dei santi Ashraf, Raif, Waleed e molti altri…
Sulla strada di un mezzogiorno abbagliante piume di colombe insanguinate da credo feroci. Nel vento tracce, solo tracce d’uomini veri. |
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